“Se si vuole aiutare
qualcuno, bisogna aiutarlo a difendersi da solo, considerarlo protagonista della propria storia, soggetto capace di capire ed imparare e non oggetto di intervento” G. Paolo
Quattrini
Scuola e famiglia sono i due sistemi in cui noi veniamo guidati (con stili
diversi, a volte discutibili) verso l’età adulta. E’ qui che riceviamo
l’imprinting che ci accompagnerà tutta la vita a meno che decidiamo di
intraprendere percorsi di consapevolezza e crescita personale che ci permettano
rielaborazioni creative e personali dei nostri condizionamenti e del nostro
modo di relazionarci con noi, gli altri e il mondo.
Tutta la psicologia
e la psicoterapia lavorano in questo senso sfatando così il pregiudizio
dello “strizzacervelli” che aggiusta le rotelle di chi è andato “fuori giri”.
In stati di disagio mentale importante, invece entra in campo la psichiatria.
Lo psichiatra è un medico che
cura, anche con i farmaci, spesso necessari per attenuare la sintomatologia,
prima di iniziare la psicoterapia che è comunque sempre necessaria in presenza
di un disagio esistenziale.
NELLA SCUOLA ascolto tutti gli attori coinvolti: per concertare il progetto formativo in un’ ottica sistemica. L’attenzione è alla relazione (tra colleghi, con la dirigenza, con le famiglie, tra pari, tra studenti e insegnanti) prima che alla didattica e comunque sempre al processo di insegnamento-apprendimento, più che al profitto. E’ attraverso il counselling scolastico, la psicologia dell’educazione e la pedagogia speciale che aiuto gli insegnanti a personalizzare e contestualizzare le strategie ad hoc su ogni studente. Da sempre sostengo il rispetto delle differenze individuali e la dignità di ogni tipo di intelligenza (teoria delle intelligenze multiple di Gardner). Nella scuola suggerisco di valorizzare i talenti di ogni individuo grazie ad un processo formativo e orientativo continuo invece che selettivo, con uno sguardo all’apprendimento cooperativo e tra pari anche nell’ottica della classe rovesciata (flipped classroom) come metodo di insegnamento alternativo alla lezione frontale.
NELLA FAMIGLIA accompagno il nucleo verso il riconoscimento del
ruolo e della funzione di ogni suo membro, delle alleanze, delle esclusioni,
degli irretimenti e delle influenze delle generazioni precedenti, secondo la
teoria delle costellazioni familiari di Bert Hellinger, del paradosso e
contro-paradosso (modello sistemico ) al fine di ristabilire l’omeostasi del
sistema.
NELLA PSICOTERAPIA indago con il paziente il grado di soddisfazione nei suoi ambiti di vita: famiglia, lavoro, tempo libero per scoprire con lui/lei quali siano i punti di fragilità, i comportamenti disfunzionali ripetuti nel tempo sui quali lavorare secondo il modello della Gestalt e dell’ipnosi e quali siano invece le risorse già presenti da risvegliare.
NELL’ARTETERAPIA valorizzo l’atto
creativo che conduce le persone verso le proprie emozioni, le
proprie difficoltà nel qui ed ora. La
parola è sostituita dalle immagini rappresentate, dalla voce espressa, dal movimento
eseguito, dal personaggio interpretato. Pittura, scrittura creativa, danza,
teatro, costituiscono i mezzi espressivi prima che come forme
artistiche.